Gemellaggio tra la Valsaviore e l’oasi algerina di Djanet

Un gemellaggio tra una Valle ai piedi dell’Adamello e un’oasi nel deserto del Sahara: lunedì 13 marzo 2017 in Valsaviore arriverà con una rappresentanza il Console generale della Repubblica Algerina a Milano, dott. Abdelkrim Touahria, per incontrare le istituzioni e le associazioni locali e avviare un progetto di conoscenza reciproca e di valorizzazione del territorio. Qual è il punto d’unione tra questi mondi così lontani? Djanet, la cittadina interessata al gemellaggio con la Valsaviore, è situata nel Sahara Centrale ed è uno dei siti Unesco appartenenti alla Lista del patrimonio dell’umanità per i rituali e le cerimonie di Seseïba, un importante marcatore culturale dell’identità del popolo Tuareg, oltre all’area di Tassili N’Ajjer, di grande interesse archeologico per la presenza di pitture e incisioni preistoriche.I due siti hanno in comune una vicenda contemporanea di diecimila anni e sono i maggiori per l’arte rupestre nei rispettivi continenti, l’Europa e l’Africa.

La Valsaviore, vallata laterale della Valle Camonica, è parte del sito Unesco n. 94, primo riconosciuto in Italia. Nel comune di Sellero, in località Carpene, è presente uno dei parchi Unesco camuni, a Cevo si trova il sito minerario del Dos del Curù, a Saviore ci sono le incisioni del Plot dela Campana, a Berzo Demo la concentrazione più elevata di iscrizioni in alfabeto camuno e a Grevo di Cedegolo altre testimonianze di rilevanza archeologica, solo per citare i siti principali. Alcuni tra i reperti più antichi della Valle Camonica, ritrovati al Lago d’Arno, sono conservati nel Museo della Preistoria di Capo di Ponte, con i massi incisi provenienti da Cevo. La delegazione algerina incontrerà i sindaci dell’Unione dei Comuni, che riunisce Berzo Demo, Cedegolo, Cevo, Saviore dell’Adamello e Sellero, nella Casa della Cultura a Demo. Sono stati invitati anche la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia e il Dipartimento Valle Camonica del Centro Camuno di Studi Preistorici (CCSP), la Provincia di Brescia, la Comunità Montana di Valle Camonica, la Pro Loco Valsaviore, l’Associazione Neaterra e l’Associazione “Casa Panzerini”, per definire i dettagli di un gemellaggio che riserverà molte sorprese e notevoli opportunità di accrescimento.

GEMELLAGGIO FRA LA VALSAVIORE E L’OASI ALGERINA DI DJANET – Un gemellaggio tra una Valle ai piedi dell’Adamello e un’oasi nel deserto del Sahara: lunedì 13 marzo 2017 in Valsaviore arriverà con una rappresentanza il Console generale della Repubblica Algerina a Milano, dott. Abdelkrim Touahria, per incontrare le istituzioni e le associazioni locali e avviare un progetto di conoscenza reciproca e di valorizzazione del territorio. Qual è il punto d’unione tra questi mondi così lontani? Djanet, la cittadina interessata al gemellaggio con la Valsaviore, è situata nel Sahara Centrale ed è uno dei siti Unesco appartenenti alla Lista del patrimonio dell’umanità per i rituali e le cerimonie di Seseïba, un importante marcatore culturale dell’identità del popolo Tuareg, oltre all’area di Tassili N’Ajjer, di grande interesse archeologico per la presenza di pitture e incisioni preistoriche. I due siti hanno in comune una vicenda contemporanea di diecimila anni e sono i maggiori per l’arte rupestre nei rispettivi continenti, l’Europa e l’Africa.

La Valsaviore, vallata laterale della Valle Camonica, è parte del sito Unesco n. 94, primo riconosciuto in Italia. Nel comune di Sellero, in località Carpene, è presente uno dei parchi Unesco camuni, a Cevo si trova il sito minerario del Dos del Curù, a Saviore ci sono le incisioni del Plot dela Campana, a Berzo Demo la concentrazione più elevata di iscrizioni in alfabeto camuno e a Grevo di Cedegolo altre testimonianze di rilevanza archeologica, solo per citare i siti principali. Alcuni tra i reperti più antichi della Valle Camonica, ritrovati al Lago d’Arno, sono conservati nel Museo della Preistoria di Capo di Ponte, con i massi incisi provenienti da Cevo. La delegazione algerina incontrerà i sindaci dell’Unione dei Comuni, che riunisce Berzo Demo, Cedegolo, Cevo, Saviore dell’Adamello e Sellero, nella Casa della Cultura a Demo. Sono stati invitati anche la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, il presidente del Sito Unesco n. 94, il Dipartimento Valle Camonica – Centro Camuno di Studi Preistorici (CCSP), la Provincia di Brescia, la Comunità Montana di Valle Camonica, la Pro Loco Valsaviore, l’Associazione Neaterra e l’Associazione “Casa Panzerini”, per definire i dettagli di un gemellaggio che riserverà molte sorprese e notevoli opportunità di accrescimento.

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