Un angolo di paradiso, i rifugi in Valsaviore
Intorno alla metà di giugno ogni anno riaprono i rifugi alpini. Le nostre montagne sono per tradizione uno dei luoghi più frequentati, per la bellezza del paesaggio e anche per la varietà delle escursioni che si possono fare, dai sentieri adatti per famiglie e appassionati fino a quelli più tecnici e riservati ad alpinisti esperti: ce n’è davvero per tutti. Il rifugio Prudenzini è una delle mete fisse per chi sale da Fabrezza, tappa verso la cima dell’Adamello. Il rifugio Lissone, situato lungo il sentiero n.1, si trova all’imbocco di una delle vallate più belle e incontaminate delle Alpi, la Val Adamé, solcata dal torrente e ricca di specie botaniche autoctone come di rado si vede altrove. Entrambi i rifugi sono gestiti da esperte guide alpine nonché tecnici del Soccorso alpino, in grado quindi di dare informazioni a tutti i livelli e presidio molto importante per la sicurezza in montagna. Poco distante dal Lissone c’è la Baita Adamé, gestita dall’associazione omonima, punto di accoglienza per escursionisti e turisti. I rifugi negli ultimi anni si sono adeguati alle richieste dei visitatori, proponendo menu elaborati, iniziative culturali, manifestazioni sportive e molto altro ma non bisogna dimenticare che non sono paragonabili alle strutture ricettive che si trovano nei paesi o sul fondovalle. Gestire un rifugio comporta un impegno superiore e lo spirito della permanenza in un posto del genere è improntato alla sobrietà e all’essenzialità, nel rispetto dell’ambiente e del lavoro di chi li gestisce. Informazioni aggiornate sui rifugi si possono trovare nel sito www.rifugi.lombardia.it.