La Via dei Maggenghi Attraversando prati-pascoli alpini e antichi luoghi di culto, gustatevi un itinerario agricolo nel Parco dell’Adamello!
Cevo e Saviore dell’Adamello
itinerario ad anello
difficoltà: facile
lunghezza: circa 8,6 km
tempo stimato: 3 ore a piedi, senza tenere conto delle soste
da percorrere a piedi, in mountain-bike, in e-bike; non adatto a passeggini.
Qui i passi sono attutiti dal profumo degli aghi d’abete, testimoni silenziosi del tempo che scorre e che assiste alla crescita di foreste curate con attenzione e amore da pastori e montanari, decennio dopo decennio. Siete così giunti in Località Gasgiöla, luogo ricco di baite e baitelli, ricoveri per attrezzi e vere e proprie case di montagna: costruzioni tra le cui pareti trovano ancora dimora i ricordi di un’epoca che fu. Il confine tra Cevo e Saviore è marcato con vernice rossa su una pietra liminale, a segnare lo spartiacque tra due paesi accomunati dalla bellezza panoramica, dai boschi che sussurrano storie di un tempo lontano e dall’apertura che lo sguardo si concede abbracciando il verde dei pascoli.
Aspettiamo ora le vostre foto sui social con l’hashtag #valsaviore
curiosità
Facile parlare di prato o di pascolo… decisamente più accurato fare riferimento qui al “maggengo”. Il maggengo era sia un prato da sfalciare nel mese di maggio, che un pascolo per le bestie di ritorno dall’alpe.
Alla fine della stagione infatti, le mucche rientravano dalla malga e si fermavano a mezza costa: prima mangiavano l’erba cresciuta durante l’estate, e poi si gustavano il fieno di maggio (ancora carico degli aromi primaverili).
Il maggengo era perciò una location – come diremmo oggi – determinante per l’economia rurale: una risorsa testimone di quella civiltà contadina che non buttava via proprio nulla!
gli altri itinerari
le strutture
